Cultura e Società

A Ricadi “Capoarte”

Un successo enorme, forse inaspettato

Otto gli spettacoli complessivamente andati in scena

Il regista Andrea Naso

Un successo enorme, forse inaspettato, reso possibile grazie alla bellezza paesaggistica dei luoghi, all’impegno profuso dall’amministrazione comunale di Ricadi, alla bravura del direttore di “Capoarte” Andrea Naso e degli artisti andati in scena, ed alla fattiva collaborazione della Pro Loco Capo Vaticano.    
Parliamo della rassegna teatrale proposta questa estate da “Capoarte” al teatro torre Marrana di Capo Vaticano, che ha registrato enorme consenso di critica e di pubblico, con una presenza complessiva di circa 4000 spettatori.
Un teatro, il Marrana, nato dall’idea del compianto sindaco Franco Laversa e quasi ultimato quest’anno dall’attuale amministrazione comunale guidata da Mimmo Laria.
“Il luogo in cui il teatro è stato realizzato  – ha riferito il direttore artistico del teatro, Andrea Naso, cui si deve gran parte del successo della rassegna teatrale estiva – ha qualcosa di energetico, sembra quasi ci sia incarnato in quel sito lo spirito greco.”
Il direttore artistico del teatro è molto soddisfatto del lavoro realizzato nei mesi scorsi. «E’ stata un’esperienza entusiasmante – ha raccontato Naso – in cui ho potuto contare sui preziosi consigli di Giancarlo Zanetti, direttore del Magna Grecia Teatro, e su persone molto valide al Dipartimento Cultura della regione Calabria, come il dottor Armando Pagliaro e il vice presidente Cersosimo»..”
Un successo reso possibile anche grazie al fattivo impegno di alcuni amministratori del comprensorio di Capo Vaticano, i quali, sottolinea lo stesso Naso, “con grande entusiasmo hanno dedicato tanto tempo al Teatro Torre Marrana e perfino impegnato le proprie risorse finanziarie laddove i fondi comunali non sono arrivati, dando un esempio di efficienza pubblica e di grande attaccamento alla loro terra».
Otto gli spettacoli complessivamente andati in scena durante lo scorso mese di agosto. Fra gli altri,  “La verità vive. Le donne e la mafia”, per la regia di Lindo Nudo. Uno spettacolo che ha raccontato fatti di mafia passati alla storia della cronaca italiana e annoverabili tra le vicende di mafia più rilevanti della storia italiana e del suo meridione.
Ma anche un capolavoro del repertorio classico, ovvero il Malato Immaginario di Molière, per la regia di Massimo Costabile.

Il Teatro Torre Marrana di Ricadi
Una commedia ricca di spunti comici e spassose trovate, una serata che alla fine ha registrato molti visi soddisfatti e i complimenti di tutti gli spettatori convenuti, più di cinquecento, ai protagonisti ed agli organizzatori di “Capo Arte teatro”.
Apprezzamenti anche per “Meridion”, portato egregiamente in scena dall’attore cantastorie Nino Racco. Uno spettacolo incentrato su “la questione meridionale”, che ha avuto come motivo fondamentale il pathos e il linguaggio poetico della cultura popolare e cantastoriale con testi di Ignazio Buttitta, Rosa Balistreri, Ciccio Busacca e dello stesso Nino Racco.
Positivi riscontri anche per i pre-spettacoli, fortemente voluti dal direttore della struttura Andrea Naso. “L’idea del prespettacolo – ha affermato Naso – nasce proprio per valorizzare il sito ed è fondamentalmente propedeutica agli spettacoli stessi.”
Memorabile quello proposto prima de “La verità vive. Le donne e la mafia”, in cui don Pino Fiorillo, sacerdote impegnato costantemente nel sociale nonchè rappresentante di Libera per la provincia di Vibo, Arcangelo Badolati, noto giornalista e scrittore esperto di fenomeni  mafiosi,e lo direttore artistico del teatro torre marrana, hanno letto su sottofondo di pianoforte alcuni brevi scritti di Carmelo Gallico, ex detenuto condannato per associazione mafiosa, adesso scrittore vincitore di importanti premi letterari, tra i quali il premio Bancarella, socialmente impegnato per la difesa dei diritti dei detenuti e in favore della libertà.
Tornando a Torre Marrana e al suo futuro, Naso ha dichiarato di «avere in mente un piano triennale che permetta l’apertura del teatro sin da maggio, con l’istituzione di un “Festival del teatro” rivolto agli studenti,  che dia l’opportunità  ai giovani attori di competere attraverso l’arte e la cultura. L’apporto educativo del teatro e della pratica teatrale – ha concluso – è oggi troppo poco considerato, ritengo sia invece indispensabile per il bagaglio cognitivo di ognuno, al sud forse maggiormente».
Un progetto ambizioso, insomma, che – sulla scorta di quando riferito dagli stessi amministratori locali – dovrebbe essere ultimato per la prossima stagione estiva con l’ampliamento del teatro e la realizzazione del “Parco di Torre Marrana”.

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