Tutti al bar: siamo
disoccupati
Al Teatro la Pace Cacioppo sorride sul meridione senza lavoro
Il 3 agosto un’altra serata, sempre con il sorriso sulle labbra, la
rappresentazione di una commedia di Aristofane, Il Pluto
di Massimo
Pietropaolo
foto Salvatore Libertino
Tropea-Drapia
- Giovanni, un meridionale trasferitosi a Milano, incontra un amico, Giorgio,
che gli dice: “ Bello il Sud: sole, mare, paesaggi splendidi, cordialità, cucina
mediterranea, storia, cultura… peccato che si sta male perché non c’è lavoro”.
Il giovane emigrato risponde.” È vero che non c’è lavoro ma non è che si sta
male: stiamo al bar o al mare. Abbiamo tanto tempo a disposizione: siamo
disoccupati”. Si è aperto con il racconto ironico di questo epigrammatico
dialogo lo spettacolo del comico Giovanni Cacioppo al teatro La pace. La piece
drammatica è un monologo umoristico e plautino sull’assenza del lavoro al sud e
sulla non molta voglia di lavorare di alcuni meridionali. Essi invero, più di
dieci anni fa, hanno passato un brutto momento quando un signore di nome Silvio
ha promesso un milione di posti di lavoro. “Fortunatamente – dice l’emigrato
“milanese” – poi si è scoperto che era una cazzata”. Il malcapitato Giovanni
nella capitale lombarda si imbatte in un esponente della lega Nord che non
appena intuisce le origini “ terrone” dell’interlocutore comincia ad inveire
contro i meridionali “ Voi del sud siete dei nullafacenti, campate sulle spalle
di quelli del Nord che per questo si vogliono separare dal Sud”. Il neo-nordico
risponde con una battuta degna delle satire di Marziale: “Cercate di davi da
fare e di lavorare di più perché non è che noi al Sud, campando sulle vostre
spalle, stiamo così bene”. Il soliloquio di Cacioppo assume in certi momenti la
tonalità semiseria di un pamphlet filosofico sugli atavici mali del sud trovando
un pubblico veloce nel cogliere il suo umorismo e ad applaudirlo in modo
convinto. L’esibizione dell’istrione siciliano assume un accento amaro quando si
incentra sul tema delle opere pubbliche incompiute: “Da 61 anni l’autostrada
Salerno Reggio Calabria è incompiuta. E’ l’unica autostrada che si percorre in
salita in tutt’e due le direzioni. La SA-RC è il deterrente che quelli del Nord
usano per non far emigrare quelli del sud: dopo aver percorso la PA-ME,
completata dopo 31 anni di lavori, dopo aver attraversato lo stretto di
Messina, la palude maledetta e la foresta incantata c’è la SA-RC. La gente si
spaventa e resta a casa”. Le riflessioni dell’attore sono sempre sottilmente
graffianti, a volte sarcastiche ma non acrimoniose, piangenti o recriminative.
Cacioppo scava nell’animo dei meridionali con lucidità ma senza pietismo. Il
pubblico è andato via soddisfatto.La prossima volta, il 3 agosto, potrà passare
un’altra serata,sempre con il sorriso sulle labbra, assistendo alla
rappresentazione di una commedia di Aristofane, Il Pluto, il dio della
ricchezza, interpretato dal direttore artistico del teatro, Domenico Pantano che
ha stilato un cartellone estivo di certo interessante ma anche, secondo
l’interpretazione di Italo Calvino, esistenzialmente “leggero”.
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www.tropeaedintorni.it luglio 2007 |