Con il tradizionale canto scout “Signor tra le tende schierate”, la benedizione dell’assistente ecclesiastico don Francesco e il taglio della torta al termine del fuoco di bivacco si sono conclusi i festeggiamenti per il 50° anniversario della fondazione del gruppo scout Tropea 1 “don Giulio Spada”.
a cura della Redazione
foto F. Sicari F. Scordo D. Nesci
Tropea - Le suggestive cerimonie dell’alza e ammaina bandiera e della promessa scout, i giochi, la mostra, la messa sono stati gli ingredienti di questa speciale festa degli scout di Tropea, tenutasi il 29 e 30 dicembre 2004, alla quale hanno partecipato le autorità della città a cominciare dal Sindaco dott.ssa Cortese, le altre associazioni del territorio, le famiglie dei ragazzi, gli ex scout e guide del gruppo, tra cui Vincenzo Mazzara, uno dei primi esploratori del 1954, Ottavia Romano, Antonio Arena e il responsabile scout della zona dei Normanni.
Tra i messaggi augurali due, in particolare, hanno reso felici i capi e i ragazzi. Il primo è stato quello del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che ha espresso vivo “apprezzamento al gruppo per questa iniziativa che sottolinea il ruolo educativo e sociale dell’associazione” e che ha invitato a considerare il confronto ed il dialogo quali “strumenti per realizzare il progetto di convivenza civile, fondato sulla pace e sulla libertà”. L’altro messaggio è stato inviato dal Capo Guida e dal Capo Scout Nazionali che hanno augurato al gruppo di continuare “con lo stesso spirito vissuto fino ad oggi, ad essere quella presenza significativa che lo ha contraddistinto in questi lunghi anni, testimoniando con fedeltà i valori della legge e della promessa”.
Un momento significativo dei festeggiamenti è stato il cambio del “fazzolettone”. I capi hanno voluto dotare il gruppo di un nuovo simbolo che contenesse i colori che avevano caratterizzato i primi 50 anni: infatti dal 1954 fino a metà degli anni ’60 era rosso e giallo; dagli anni ’70 fino ad oggi era verde e giallo mentre il nuovo riassume in sé i tre colori verde, giallo e rosso per esprimere la continuità tra il passato, il presente e il futuro.
Questo significativo legame temporale è stato ben evidenziato anche nel fuoco di bivacco, guidato da Raffaella Macrì e dai maestri del fuoco Alfredo Vallone (il passato), Michele Simonelli (il presente) e Gaetano Vallone junior (il futuro), con racconti nostalgici dell’inizio dello scoutismo a Tropea, bans e canti.
L’eucaristia, celebrata nella Chiesa Cattedrale, dall’assistente ecclesiastico don Francesco Sicari e concelebrata dall’altro assistente ecclesiastico don Giuseppe Furchì, da don Giuseppe Florio, vicario zonale, presenti anche don Ignazio Toraldo, parroco della Cattedrale e don Pasquale Russo, ex assistente, è stata il momento significativo dell’incontro con il Signore.
Nella sua sentita omelia don Francesco ha invitato tutti a “cantare al Signore un canto stupendo per le meraviglie che Lui ha compiuto in questo tratto di storia che ci ha concesso. E’ il grazie di tutti coloro che prima di noi in questi 50 anni hanno vissuto in prima persona l’esperienza dello scoutismo mantenendo fede nella loro vita alla Promessa e alla legge scout”. Ha poi aggiunto: “Come abbiamo fatto in questi anni continuiamo a tenere fisso lo sguardo su Gesù, imparando da Lui a riconoscere i veri dai falsi maestri, i maestri di vita dai maestri di morte, come in più occasioni ci ha ricordato il Papa”. E, concludendo, ha sottolineato: “Tali pensieri ci accompagnino in questi giorni perché possiamo avere sempre in noi il coraggio e la passione; il coraggio di esserci sempre lì dove il Signore ci chiama per testimoniare la nostra fede in Lui non con proclami o bandiere ma con il cuore e la vita; per costruire insieme la civiltà della pace e dell’amore, senza remore e senza paura; per dire sempre la verità e fare scelte improntate alla legalità e alla giustizia e la passione per ogni uomo, soprattutto per chi soffre e ci tende la mano, perché lì c’è il Signore”.
Al termine dei festeggiamenti i capi gruppo Fausto Scordo, Fedora Vallone e don Francesco hanno voluto trasmettere un ultimo messaggio a tutti i ragazzi, tratto dal libro di Lezard, che potesse essere di augurio per la vita del gruppo.
Le foto di F. Sicari, F.Scordo, D. Nesci
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