Intervista a Lino Purita, responsabile della struttura di Gastroenterologia dell'ospedale di Tropea
Precisa e chiarisce in modo definitivo il problema che in questi giorni, non sempre a proposito, ha occupato contro la mia volontà le pagine dei giornali
Un servizio per poter funzionare necessita oltre che della professionalità dell'entusiasmo di chi lo dirige
di Caterina Pandullo
foto Salvatore Libertino
I recenti articoli sulla situazione dell'ospedale di Tropea hanno generato un diffuso e giustificato allarme non solo tra i residenti ma anche sugli abitanti del comprensorio per i quali la struttura ospedaliera è un sicuro punto di riferimento per la diagnosi e la cura di diverse patologie. Ed è stato proprio un comitato di cittadini a richiamare per primo pubblicamente con un documento l'attenzione sulle problematiche che potrebbero derivare da un ulteriore ridimensionamento del S.O e a sollecitare l'intervento dei sindaci dei comuni interessati. Né le rassicurazioni fornite tramite stampa dal direttore amministrativo, nonché vicesindaco, Sandro Cortese sembrano convincere più di tanto, considerato che analoghe dichiarazioni espresse a suo tempo quando si vociferava dell'imminente chiusura della struttura di ostetricia, cosa poi puntualmente avvenuta. D'altro canto la volontà di depotenziare lo S.O cittadino trova conferma nella progressiva riduzione dell'autonomia funzionale di varie strutture: ortopedia, laboratorio analisi, radiologia, chirurgia che, da complesse, sono diventate semplici, con conseguente riduzione di servizi, posti letto, personale.
Per avere un quadro più chiaro abbiamo rivolto alcune domande al dottor Lino
Purita, responsabile della struttura di Gastroenterologia ed Endoscopia
digestiva.
D. Sono stati pubblicati in questi giorni sui quotidiani locali alcuni articoli sul problema della struttura di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell'ASL n° 8, con affermazioni contrastanti. Lei è stato chiamato in causa. Ci può chiarire meglio la situazione?
R. Innanzi tutto voglio precisare che accetto
questa intervista solo allo scopo di chiarire una volta per tutte e in modo
definitivo il problema che in questi giorni, non sempre a proposito, ha occupato
contro la mia volontà le pagine dei giornali. Quando i politici o cosiddetti
tali intervengono per parlare di cose che non conoscono e usano il "politichese"
per spiegare a modo loro le cose alla popolazione non fanno altro che cercare di
prendere in giro i loro elettori con pretestuose e infondate rassicurazioni.
Spero di riuscire a dirimere ogni dubbio in modo che ognuno poi possa giudicare
e decidere in piena autonomia il da farsi.
Presso lo S.O. di Tropea è stata istituita nel 2002 dall'allora Direttore
Generale una struttura a valenza dipartimentale di Gastroenterologia ed
Endoscopia digestiva. Bisogna precisare che la gastroenterologia è una branca
medica che si occupa non solo di esami endoscopici ma di numerose patologie:
diagnosi, screening e terapia delle malattie infiammatorie croniche intestinali,
delle sindromi da malassorbimento (celiachia....), delle lesioni benigne e
maligne del tubo digerente, ecc. La struttura in oggetto, da subito, con
pochissimo personale a disposizione e pochissimi strumenti, ha funzionato grazie
soprattutto all'entusiasmo e alla buona volontà degli operatori eseguendo una
media annuale di circa 1500 esami endoscopici, diagnostici e terapeutici e di
circa 2000 visite specialistiche, richiamando in questa ASL pazienti che prima
ricorrevano alle ASL viciniori, alle strutture private o addirittura alle
strutture fuori regione. Per un po' di tempo il sottoscritto si è spostato per
un giorno alla settimana, insieme all'infermiera, a Serra San Bruno per
effettuare anche qui esami endoscopici. Solo per mancanza di strumenti si è poi
dovuto interrompere questo servizio. A Tropea siamo riusciti a raggiungere
standard operativi elevati recependo quasi completamente le linee guida della
società nazionale e le normative CEE in materia. Ci si aspettava un
potenziamento della struttura, invece l'atto aziendale stilato nell'agosto 2006
ha declassato tale struttura a struttura semplice creando un'altra struttura
uguale a Serra San Bruno. La Regione Calabria ha poi imposto la cancellazione
della struttura nell'ASL. Di fatto questa struttura non esiste più nel nuovo
atto aziendale approvato dalla Regione.
D. Da quello che io so, il Direttore Generale,
dott. Talarico, era entusiasta del funzionamento di questa struttura. Cosa mi
dice in proposito?
R. Devo dare atto che il Direttore Generale sta prendendo molto a cuore la questione e ci ha gratificati in varie occasioni. So che sta cercando di trovare un modo per evitare la chiusura di una struttura sanitaria nella quale lui per primo crede e ha già programmato l'acquisto di nuove attrezzature.
D. Come mai il dottor Cortese nell'articolo pubblicato di recente sostiene con
sicurezza che la struttura non verrà eliminata?
R. Le elucubrazioni mentali del dott. Cortese, che è un buon "politico" sono e
restano tali. Ricordo che anni fa sosteneva in pubblico che la Struttura di
Ostetricia e Ginecologia di Tropea non sarebbe mai stata soppressa. Tutti
sappiamo cosa è poi successo. In questo momento la Struttura di
Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva non esiste nel piano aziendale. Questo
è un dato di fatto incontrovertibile. Le rassicurazioni dei "politici" non
risolvono il problema, ma servono solo a prendere in giro la gente. Sotto quale
"altra voce" dovrebbe essere garantita la "continuità", come lui afferma? Io mi
chiedo e gli chiedo cosa direbbe lui , Direttore Amministrativo dell'S.O. di Tropea, se qualcuno gli dicesse che la Dirczione Amministrativa a Tropea è
stata cancellata, che a lui viene data la qualifica di Applicato di Segreteria
ma che comunque continuerà ugualmente a svolgere il lavoro di Direttore
Amministrativo?
Qui non si tratta di "voci". Un servizio per poter funzionare necessita di tante
cose. Oltre che della professionalità e dell'entusiasmo di chi lo dirige,
necessita di un'autonomia funzionale, di un budget proprio, di personale
sufficiente, di attrezzature appropriate. Prima del 2002 esisteva a Tropea un
ambulatorio di Endoscopia digestiva aggregato alla Chirurgia dove venivano
eseguiti non più di 300-400 esami endoscopici solo diagnostici all'anno. Si
vuole tornare indietro?
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www.tropeaedintorni.it 13 maggio 2007 |