Successo indiscusso del Festival del Blues

Momenti di aggregazione e di sviluppo socio-culturale

Grazie ad un gruppo di giovani che ha messo a disposizione della città la freschezza delle loro idee, ora proiettate verso la terza edizione del 2007

 

di Vittoria Saccà

foto Salvatore Libertino

 

Tropea - E’ stato un vero successo la seconda edizione del festival del blues tenacemente voluto da un gruppo di giovani innamorati di questo genere musicale.

Si sono ritrovati sotto l’insegna dell’associazione “Tropea Blues” e già dall’anno scorso si sono messi in azione per realizzare il loro più grande sogno: portare nella cittadina i gruppi musicali del blues da ogni parte del mondo, e ci sono riusciti!

Sono Cristian Saturno, presidente dell’associazione e art director del Tropea Blues Festival, Diego Stacciuoli, responsabile per l’ ufficio Comunicazione&Marketing, Massimo Pugliese, responsabile Pr&Legale.

Le loro idee hanno trovato l’appoggio della Regione Calabria, della Provincia di Vibo Valentia dove il presidente Ottavio Bruni ha dimostrato grande fiducia e apprezzamento per il festival già dal suo sorgere, del Comune di Tropea, assessorato al turismo con Michele Accorinti che si è reso disponibile ad appoggiare il festival dal primo momento. Per questa seconda edizione, lo sponsor ufficiale è stata l’agenzia Meeting Point Calabria, operante sul territorio calabrese dal 1997, oltre alla Sacal (Lametia Airport).

Secondo quanto hanno sempre sostenuto gli aderenti all’associazione, con il festival del blues si è voluto coniugare la passione per questo genere di musica con l’amore per la città, nella quale è necessario creare “momenti di aggregazione e di sviluppo socio-culturale, cercando di aprire nel contempo, la strada ad un nuovo tipo di turismo per il paese e l’intero territorio”, con la ferma convinzione che la musica è un mezzo eccellente per eliminare le differenze e unire tutti i popoli di diverse razze e religioni perché essa parla un linguaggio universale. E perché proprio il blues? Perché ha un profondo legame con la terra di Calabria, dibattuta da sempre tra mille problemi. Il blues, infatti, ancorato alla musica africana tradizionale, nacque come espressione dei travagli della dura esistenza dei neri afroamericani, con testi malinconici e tristi, ma anche simboli delle asprezze della vita.

“Ecco perché abbiamo scelto il blues – hanno dichiarato -  come il genere musicale che caratterizza e rappresenta il nostro spirito associativo; perché pensiamo che anche gli abitanti della Calabria hanno vissuto e continuano a vivere un’esistenza “dura”, dove il futuro è poco “chiaro” è il presente è “malinconico”, ma nonostante ciò, il calore della popolazione calabrese, unito alla speranza di un futuro più roseo e supportato da un grande potenziale naturalistico-ambientale, ci fa ben sperare...”

Così, dal 12 al 17, l’atmosfera di New Orleans è rivissuta per le stradine del centro storico tropeano. Dopo i primi due giorni caratterizzati dalla proiezione di un film presso largo Migliarese e largo Luigi Di Francia, hanno avuto luogo le esibizioni dei gruppi musicali italiani e stranieri, anche provenienti dagli Stati Uniti d’America.

Nelle quattro più importanti piazze sono stati allestiti i palchi, ovvero in piazza Vittorio Veneto, piazza Ercole, piazza Galluppi e largo Ruffa. I gruppi musicali si sono alternati facendo risuonare le note musicali per l’aria settembrina e, soprattutto, facendo giungere da ogni parte, in città, molti appassionati del blues.

Il festival ha avuto inizio da piazza Galluppi dove si è esibita la Dick Dastardly Blues Band. Nella stessa, nei giorni successivi hanno suonato Pippo Antonini & the Blues Train, Robin O’Herin e Starlets. In piazza Vittorio Veneto  hanno suonato, invece, Julius E. Green & The blue in blues, Kay Foster Jackson & Mike Sponza Band, Nine Below Zero, Robi Zonca,  I “Blues Express”. Largo Ruffa ha ospitato le musiche di Mississipi Mood, Trynity Band, De Ville Blues Band, Cotton Field Hollers. In piazza Ercole, infine, si sono esibiti, Jaime Dolce & Innersole, Blues Swingers, Andy Martin,  Johan Eliasson’s Heart & Soul (Sweden).

Tra l’altro, nei giorni di sabato e domenica ha avuto luogo il primo convegno sul turismo dal tema “Il mercato del turismo in Calabria: quale futuro?” moderato da Diego Stacciuoli e Debora Valente, presso la sala del Museo Diocesano, che ha visto la partecipazione di autorevoli personalità del mondo del turismo e della politica.

In verità, la seconda edizione del “Tropea festival blues” è stata un gran successo. Tanti appassionati di questo genere musicale, o anche tranquilli turisti in cerca di serate particolari, hanno assaporato le note musicali del blues spostandosi da una piazza all’altra, percorrendo le stradine del centro storico che da sempre vivono circondate dalla magia del tempo. Tutto grazie ad un gruppo di giovani che ha messo a disposizione della città la freschezza delle loro idee, ora proiettate verso la terza edizione del 2007 che sarà, di sicuro, un successo ancora maggiore.

 

Le foto delle serate

 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        settembre 2006