La "Cipolla Rossa di Tropea Calabria" ha ottenuto il risultato inseguito da tempo
Conferenza Stampa alla presenza di numerosi sindaci del territorio, e gli
assessori regionali e provinciali Mario Pirillo e Domenico Dominelli
La pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea gratifica gli
sforzi dei produttori e commercianti che si sono battuti per ottenere il
riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta
di Franca Maccarone
foto Salvatore Libertino
Tropea - C’erano tutti, ieri, alla conferenza stampa indetta dall’Accademia Tutela Cipolla Rossa di Tropea per festeggiare il marchio Igp ( Indicazione geografica protetta), che è ormai una realtà per la cipolla rossa, dopo la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, della domanda di protezione dell’Igp per la “Cipolla rossa di Tropea Calabria”. Ma c’erano soprattutto, in prima fila, i produttori e commercianti della cipolla, regina della festa, che sono stati i veri artefici del riconoscimento che rappresenta ormai anche una vittoria, dopo il lungo, estenuante iter che dal 1981 ha visto a vario titolo molti rappresentanti del settore impegnati ad ottenere la certificazione naturale per un territorio in cui da millenni si produce l’unica e vera “cipolla rossa di Tropea”. Al loro fianco le istituzioni, con una parte preminente giocata dai sindaci della costa degli dei ( che da oggi, oltre al turismo possono vantare anche questa importante risorsa economica),dalla provincia di Vibo Valentia rappresentata dall’assessore all’Agricoltura Domenico Dominelli, e in particolare dalla Regione con l’assessore al ramo Mario Pirillo, che incassa gli esiti finali di un lungo lavoro presso la Comunità Europea per difendere ed ottenere l’importante riconoscimento. “Questo- ha sottolineato Pirillo- è un altro importante tassello che si aggiunge al paniere dell’agricoltura calabrese e ora – rilancia- dobbiamo lavorare insieme per istituire il Consorzio di Tutela”.
Le aree individuate come zona di produzione della cipolla , comprendono , oltre ai comuni di Tropea, Ricadi, Parghelia,Drapia, Zambrone, Briatico,Zaccanopoli, Spilinga, Joppolo Pizzo, Vibo Valentia, Zungri, e Nicotera per la provincia di Vibo, Nocera Torinese, Falerna, Gizzeria, Lamezia Terme e Curinga per la provincia di Catanzaro, Fiumefreddo, Longobardi, Serra D’Aiello, Belmonte ed Amantea per la provincia di Cosenza. Un marchio che potrà essere utilizzato per rilanciare e promuovere l’enogastronomia, ha suggerito l’assessore provinciale Dominelli e sul binomio turismo-gastronomia, punta anche il sindaco di Tropea Antonio Euticchio, che vede così la possibilità di migliorare l’offerta turistica.
Un prodotto che con questa identificazione, ha aggiunto l’infaticabile Simone Saturnino, responsabile tecnico dell’Accademia Tutela cipolla rossa di Tropea, “ ha tutte le carte in regola per poter rappresentare, in Italia e all’estero, il meglio dell’agroalimentare calabrese”. Ma l’importanza del riconoscimento del marchio, per Saturnino,sta soprattutto nel fatto di poter “stanare le azioni di agropirateria (un milione di quintali di cipolla- ricorda -sono presentati illegalmente in tutto il mondo come cipolla rossa di Tropea)”. Tira poi un sospiro di sollievo e di viva soddisfazione anche il presidente dell’Accademia Domenico Schiariti, perchè “da oggi , grazie al marchio Igp, la cipolla rossa di Tropea godrà di maggiore protezione legale contro la contraffazione sia nazionale ( vi è anche una produzione estesa in altre regioni d’Italia) ma anche dall’estero, dove da paesi come Egitto e Bulgaria è stata immessa sul mercato cipolla spacciata per la rossa di Tropea. Una produzione la nostra, -ha ricordato Schiariti - limitata ad appena 200mila quintali ma che farà del nostro prodotto locale una ricercatezza alimentare per i consumatori che saranno garantiti oltre che dall’esclusività e bontà del sapore, anche dalla certificazione del marchio Igp”.
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www.tropeaedintorni.it luglio 2007 |