L’appello di un galantuomo che vogliamo credere innocente

Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa che L’avvocato Michele Accorinti  Consigliere ed Assessore al Turismo del Comune di Tropea ha inviato al mostro giornale

“Tante sono state le umiliazioni che ho dovuto subire”

 

 

 

Comunicato stampa

 

 

 

Sino alle 4,30 di quel venerdì 10 novembre 2006 ero un avvocato stimato ed apprezzato, non tanto e non solo per le mie capacità professionali, quanto per l’alto senso della legalità, dell’onestà, per l’assoluta integrità morale che caratterizzava la mia condotta di vita.

Sino alle 4,30 di quel venerdì 10 novembre ero anche Consigliere ed Assessore al Turismo del Comune di Tropea,  incarico che stavo svolgendo con grande zelo ed entusiasmo, anche con sacrifici personali e nell’esclusivo interesse della mia città.

Ero anche Consigliere dell’Ordine Provinciale degli Avvocati di Vibo Valentia .

Dalle 4,30 di quel maledetto venerdì quella persona, così come conosciuta da tutti, non esisteva più .

Ero diventato un delinquente, un corrotto, un soggetto che faceva del mercimonio la sua regola di vita. Sbattuto sulle prime pagine di tutti i giornali nonché su tutte le emittenti pubbliche e private , ove, come spesso accade, una teoria proveniente da giovani e rampanti inquirenti assumeva le sembianze del fatto storicamente accertato, quando di accertato non v’era nulla, anzi .

Alcuni importanti quotidiani nazionali e qualche giornalista cretino e fazioso, diffondevano giudizi e commenti a go-go, rappresentando situazioni del tutto false e calunniose di cui, stiano certi,  risponderanno in Tribunale . 

Vengo arrestato per aver esercitato, anni addietro, il mio dovere di consigliere di minoranza , partecipando ad una seduta di consiglio comunale ed aver espresso il mio voto favorevole al pari di tutti i consiglieri allora presenti : quale capogruppo di minoranza avrei esercitato, in vista di quel consiglio comunale, pressioni e condizionamenti nei confronti dei consiglieri di minoranza, influendo sulla validità di quella seduta nonché sull’esito della stessa . Ciò in virtù di un presunto rapporto corruttivo che mi avrebbe garantito i favori giudiziari di un magistrato in future ma non specificate cause di mio interesse .

Il tutto senza la minima attività di riscontro, senza la minima attività volta a verificare se quella teoria non dico fosse provata, ma avesse, quantomeno, un barlume di attendibilità. E invece niente, nulla di nulla.

Ed allora, in presenza di un tale assoluto vuoto investigativo, sono stati i miei avvocati a dover svolgere quelle indagini che altri avrebbero dovuto svolgere, prima di gettare nel fango e nel discredito un professionista serio ed onesto.

Indagini difensive dalle quali è emerso che mai alcuna pressione avevo effettuato nei confronti di chicchessia, che non solo la mia presenza ma anche quella di tutti i consiglieri di minoranza per tabulas  non poteva minimamente influire né sulla validità di quella seduta di consiglio né tantomeno sull’esito della stessa, che con il magistrato col quale avrei instaurato quel rapporto corruttivo, udite, udite, in quattro anni avevo avuto una sola causa,  peraltro persa .

Quello che mi è successo (vi risparmio i dettagli) non lo auguro al peggiore dei nemici. Tante sono state le umiliazioni che ho dovuto subire.

Non starò con le mani in mano. Ho il dovere di contribuire affinché fatti del genere non si verifichino più, perché solo chi vive questi drammi in prima persona può effettivamente comprenderne gli effetti devastanti .

Grazie a tutti coloro – e sono stati davvero tanti – che quotidianamente mi sono stati vicino con affetto e stima, testimoniandomi fiducia incondizionata nella mia assoluta innocenza .

Un ringraziamento particolare al mio Maestro, On.le Avv. Armando Veneto, di cui mi onoro di essere stato allievo, che mi ha difeso non tanto e non solo con la ben nota maestria e competenza , ma soprattutto con l’impegno e la passione che solo un padre che conosce i suoi figli può esprimere .

Non sarò proposto per qualche cittadinanza onoraria, non sarò chiamato santo, ma voglio rassicurare tutti, chi mi conosce e chi no, chi aveva il dovere di conoscermi e chi no : Michele Accorinti è stato, è e sarà sempre una persona per bene.  

 

Michele Accorinti

 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        novembre 2006