Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
92.ma Giornata Missionaria Mondiale.
Oggi si celebra la 92.ma Giornata missionaria mondiale con tema: “Giovani per il Vangelo”.
– È un invito a uscire dal nostro egoismo e avere un cuore grande per andare incontro alle persone che non conoscono ancora Cristo.
– I missionari e le missionarie, consacrati e laici, che sono al servizio del Vangelo in ogni angolo della terra, oggi in modo particolari sono sostenuti, nel loro coraggio apostolico, dalla nostra preghiera e dalla nostra solidarietà e nello stesso tempo a tutti noi danno la coscienza di essere corresponsabili nell’annuncio evangelico.
– “Insieme ai giovani, portiamo il Vangelo a tutti”, è in linea con i contenuti della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si sta svolgendo a Roma dal titolo “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. – I giovani non sono solo quelli anagrafici, ma coloro che sanno consumare la vita per Gesù a servizio del mondo: Giovani-per-Amore del calibro di Madre Teresa di Calcutta, Giovanni Paolo II, Paolo VI, Oscar Romero.
Dal Vangelo di questa domenica.(forma breve: Mc 10, 42-45)
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e disse loro:
♥ «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti.
♥ Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
♦ I due fratelli Giacomo e Giovanni hanno chiesto a Gesù di essere i più “grandi” nel suo Regno. Gli altri dieci si indignano.
♦ Gesù li educa facendo loro comprendere che non è sbagliata la richiesta di voler “diventare grandi”.
Devono però capovolgere la mentalità del mondo. Devono essere “grandi” nel servizio, non nella prepotenza mondana.
♦ Chi vuole essere il “primo” deve farsi schiavo di tutti. Come il Figlio dell’Uomo, che è venuto «per servire», fino a dare la propria vita. Come il Servo di Javhè del profeta Isaia che accetta di offrire se stesso in sacrificio per gli altri. E sarà “grande”: vedrà la luce, si sazierà pienamente della conoscenza del Signore e renderà giusti davanti a Dio una moltitudine di uomini.
“Giovani per il Vangelo”: Giornata Missionaria Mondiale 2018.
♦ Questa Giornata Missionaria Mondiale del 2018 è un invito a percorrere la strada del servizio: «Giovani per il Vangelo».
Due sono le dimensioni che caratterizzano il significato dello slogan “Giovani per il Vangelo”.
– Una valenza fortemente vocazionale, in riferimento alla necessità impellente di giovani disposti a dare la vita per l’annuncio e la testimonianza del Vangelo e dunque la causa del Regno.
– E poi il richiamo alla freschezza dell’impegno missionario che riguarda le comunità cristiane nel loro complesso, indipendentemente dall’età anagrafica. Per essere missionari/e bisogna sempre e comunque avere un cuore giovane.
Preghiere e offerte per le missioni.
♦ La Chiesa non fa proselitismo, ma una proposta d’amore, sostenuta da una testimonianza concreta: perché l’aggressività è inaccettabile, mentre l’annuncio dev’essere improntato alla delicatezza che nasce da un profondo sentimento di gioia, capace di suscitare nell’altro apertura.
Insomma, per dirla con uno slogan, l’amore propone, non impone. Lo ha sottolineato il cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, presentando la giornata missionaria mondiale che si celebra oggi domenica 21 ottobre.
♦ «Insieme ai giovani portiamo il Vangelo a tutti» ha esortato, «perché la vita è una missione e nessuna vita è inutile. Ogni vita ha in sé una dimensione missionaria».
L’obiettivo è la trasmissione della fede fino agli estremi confini della terra. I popoli che non hanno ricevuto l’annuncio sono oltre i due terzi.
♥ Ciò esige anzitutto «una relazione» con i destinatari dell’evangelizzazione: la quale si concretizza in opere al servizio dell’educazione — in alcuni paesi le scuole cattoliche sono le uniche a fornire istruzione all’infanzia — e della sanità; ma soprattutto in un dialogo quotidiano capace di valorizzare le ricchezze, le tradizioni e le culture locali.
♥ L’arcivescovo Giampietro Dal Toso, segretario aggiunto della congregazione e presidente delle Pontificie Opere Missionarie (POM), ha spiegato come queste ultime — fondate nel 1822 a Lione da Pauline Jaricot — siano poco conosciute ma importanti.
Le POM vivono di preghiera e di offerte, che si concretizzano entrambe in particolare nella giornata missionaria mondiale, in cui si prega e si raccolgono offerte per le missioni.
♥ Con i suoi 130 milioni di dollari l’anno, si tratta della più grande colletta a livello mondiale, dove non ci sono solo i paesi ricchi che danno per quelli poveri, ma anche questi ultimi che si impegnano a beneficio della Chiesa universale.
♥ In particolare ci sono realtà vivaci nei continenti di nuova evangelizzazione, che hanno bisogno di essere sostenute economicamente, ma ricche di vocazioni, tanto che a loro volta inviano preti fidei donum nell’occidente in piena crisi vocazionale.
♥ Nel suo intervento il religioso ha rilanciato il mese missionario straordinario indetto da Papa Francesco per l’ottobre 2019 nel centenario della lettera apostolica Maximum illud di Benedetto XV.
♦ Quel documento cambiò il volto della missionarietà della Chiesa, che fino ad allora era in qualche modo associata al colonialismo, puntando sull’integrazione.
♦ Inoltre, ha proseguito, nello stesso mese del prossimo anno sarà celebrato il sinodo speciale per l’Amazzonia. Papa Francesco ha così voluto unire in due avvenimenti l’unica passione per l’annuncio di Cristo. Anche perché, ha fatto notare, Propaganda fide è responsabile di ben quaranta circoscrizioni ecclesiastiche nella regione amazzonica, in cui vivono milioni di persone.
(fonte: cf Osservatore Romano 19 ottobre 2018).