Si estende su
una superficie di 46,34 km2 ed ha una popolazione di 35.000 abitanti; è situata a 476 m.
sul versante nord-occidentale del monte Poro.
Centro di origine italica, secondo gli storici viene identificata con l'antica Hipponium ,
colonia della Magna Grecia. Divenuta città satellite della potente Locri, in breve tempo
consolido la propria forza commerciale, le proprie capacità militari, fino ad essere
temuta dalle vicine popolazioni. In questo periodo decise di cambiare alleato ed accetto
la protezione di Gerone, tiranno di Siracusa. La conseguente guerra contro Locri la vide
vincitrice nel 442 a.c. e successivamente, riusci a sconfiggere anche Siracusa durante la
battaglia dell'Eporo (389 a.c.). L'affronto provocò l'ira del vecchio Dioniso che, a
distanza di un anno, assalì la città distruggendola. Ricostruita dai Saraceni, fu
oggetto di contesa dei Greci e dei Bruzi fino ad essere considerata Municipio Romano con
il nome di Valentia, nonostante venisse chiamata Vibo appellativo di origine italico. La
rinascita economica avvenne in epoca imperiale e con i Bizantini divenne un punto
strategico di tutta la Calabria. Distrutta da molteplici incursioni Saracene (850 e 983),
viene ricostruita sotto la dominazione dei Normanni e ribattezzata Monteleone cominciò a
guadagnarsi la giusta fama di centro culturale alla quale mai rinunciò e che le valse da
ulteriore prestigio durante il decennio Napoleonico quando si arricchì di nuovi edifici
raggiungendo i 20.000 abitanti. Nel 1799 Monteleone, insieme ad altre città calabresi,
decise di partecipare al tentativo di costruire la Repubblica Partenopea; grazie a
Gioacchino Murat, divenne capoluogo della Calabria e quartiere generale delle truppe che
si erano stabilite nella regione. L a gratitudine che dimostrarono a re Gioacchino rese i
Monteleonesi invisi ai Borboni i quali, tornati a regnare, gli tolsero l'accesso ai
pubblici impieghi. Il 27 agosto del 1860 accolse la spedizione garibaldina in marcia per
Napoli. Nel 1928 venne denominata Vibo Valentia.
Oggi, capoluogo della provincia omonima istituita nel 1992, è un importante porto
calabrese, fiorente centro commerciale con solide basi in un'agricoltura avanzata e
produttiva.
A dominare Vibo è il castello Normanno Svevo che si affaccia su tutta la vallata del
Mesima. Eretto intorno al 1070 da Ruggero il Normanno, servi da bastione difensivo anche
da Federico II e dagli Angioini. Restaurato recentemente è sede del Museo Archeologico
statale e conserva reperti di varie epoche.
Un monumento storico è la Chiesa del Rosario con l'annessa Cappella trecentesca
appartenente ai Sirica e la Chiesa rinascimentale di San Michele, disegnata dal Perruzzi.
Il Duomo di San Leoluca è il tempio più importante ed offre tratti barocchi, le torri ed
i fregi all'interno, come l'Altare del Trittico di Gagini, la Madonna cinquecentesca del
Santacroce ed un dipinto della scuola senese, raffigurante Santa Caterina. Imponenti le
Porte del Tempo, in bronzo dello scultore Giuseppe Niglia . Annessa al tempio è una
costruzione in stile rinascimentale , oggi ribattezzata Valentianum, dal notevole
chiostro. In passato sede del Convento dei Domenicani, la costruzione venne rifatta dal
Duca Ettore Pignatelli. Oggi oltre ad essere sede di congressi della Curia vescovile di
Mileto, ospita il Museo di Arte Sacra e quello dell'emigrazione.
Notevoli, in località Tappeto Vecchio, sono le Mura dell'antica Hipponion.
Da visitare, inoltre, la Biblioteca Capialbi in Via Cappuccini (tel. 0963/41016) che
custodisce cospicue raccolte librarie di carattere storico non solo della Calabria ma del
Mezzogiorno. Le opere che vi sono conservate rappresentano una mappa delle famiglie
calabresi aristocratiche, nel difficile passaggio dalla società arcaica - feudale a
quella moderna.
Di grande interesse è anche la Biblioteca Comunale, aperta al pubblico tutte le mattine
dei giorni lavorativi, dispone di 3000 volumi e offre la possibilità di prestito.
Manifestazioni: Carnevale a febbraio.
A Vibo Marina: Summer Games, Corribimbo e Regata Nazionale Windsurf Bic.
Riti della Settimana Santa di Pasqua.<Barattella. Mercatino di scambi e di
antiquariato, ogni secondo sabato del mese.
Fiera: di Porto Salvo, a luglio.
Palio di Diana, a settembre. Premio della Testimonianza, il primo marzo.
Feste: di S. Anna
Sagre: dei "Fileja", il 26 luglio.
|
|
||