A Reggio Calabria contro la mafia
Manifestazione organizzata da “Il Quotidiano della Calabria”
Oltre 30 mila i partecipanti alla manifestazione “NO ‘ndrangheta”, organizzata a Reggio Calabria dalla testata giornalistica ‘Il Quotidiano della Calabria’. Dopo gli ultimi fatti accaduti in città (la bomba fatta esplodere alla Procura reggina e nel portone di casa del Procuratore Di Landro), una folla umana manifesta contro la mafia che continua a soffocare i nostri territori.
Un corteo lunghissimo è partito da Piazza de Nava, poi confluito in Piazza Duomo. Qui sul palco montato per l’occasione,si sono susseguiti alcuni interventi di vittime della criminalità organizzata calabrese: l’imprenditore di Palmi Gaetano Saffioti che da otto anni vive sotto scorta; il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, oggetto di intimidazioni; il procuratore Di Landro ed altri esponenti della società civile. Insomma, questa volta, almeno sul palco, nessuna passerella: parlamentari, assessori, consiglieri, sindaci e persino il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, hanno assistito dalla piazza senza poter intervenire sul palco. Quello che si intuisce è che non è stata la solita manifestazione antimafia perbenista. Se da un lato non si è impedito a nessuno di sfilare lungo il Corso Garibaldi di Reggio Calabria, dall’altra non è stata data la possibilità alle istituzioni di parlare al microfono sul palco in posizione privilegiata. Scelta coraggiosa quella degli organizzatori, ma necessaria a detta dei più. Se è vero che ormai “la mafia è in mezzo a noi, purtroppo” (così recitava uno striscione), poichè spesso infiltrata nelle nostre amministrazioni, era giusto far sì che almeno in questo giorno si desse voce ai cittadini comuni.
Molti dei partecipanti al corteo hanno affermato: «Alcune presenze qui ci imbarazzano, sappiamo che la mafia sta sfilando in mezzo a noi. Ma chi vuole ribellarsi a tutto questo deve sapere che non è solo, ci siamo anche noi a gridare il nostro No alla ‘ndrangheta».
C’erano proprio tutti insomma: sindacati, partiti politici, associazioni, sindaci di molti Comuni e gonfaloni di tutte le Province della Calabria, imprenditori, studenti, precari, “professionisti dell’antimafia” ed anche chi semplicemente cercava un po’ di visibilità. Molti anche i cittadini reggini attivi quotidianamente sul territorio come quelli di Reggio Non Tace, Da Sud, Banda Falò, Fondazione Falcomatà, Libera ed altri. Ognuno con i propri striscioni, bandiere e voce in gola per gridare il proprio sdegno.
Molti i Comuni del Vibonese, tra cui quello di Tropea e Parghelia. Tantissimi anche i ragazzi del Liceo Classico, Scientifico e Istituto Professionale Turistico di Tropea che hanno fatto sentire la loro presenza con cori accesi e striscioni colorati.
Nel prossimo mensile di Tropeaedintorni.it troverete le dichiarazione rilasciate al nostro giornale da alcuni partecipanti alla manifestazione.
Di seguito le foto del corteo.
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