Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
23 aprile, il giuramento degli Scout.
– Il 23 aprile, festa di San Giorgio martire, gli scout hanno rinnovato la promessa davanti al cardinale Ravasi.
– Nel giorno della festa del patrono del movimento fondato nel 1907 dall’inglese Robert Baden Powell, i rappresentanti delle associazioni degli scout e delle guide italiani si sono ritrovati nella chiesa romana di San Giorgio in Velabro per il rinnovo solenne della promessa di “fare del mio meglio” per lasciare il mondo migliore di come lo hanno trovato.
– Qualche giorno dopo l’odissea degli scout rimasti assiderati sull’Appennino ha allarmato l’opinione pubblica: in bermuda sotto la neve è stato un vero rischio. – Il gruppo composto da 11 ragazzi fiorentini giorno 25 si è trovato in mezzo alla bufera al Corno alle Scale, al confine tra Emilia e Toscana. Il soccorritore commenta: “Non erano attrezzati”. E il capogruppo ammette umilmente:”Siamo stati superficiali”.
Il giuramento con il cardinale Ravasi.
♥ “Sul mio onore prometto che farò del mio meglio, per fare il mio dovere verso Dio e verso la mia Patria, per aiutare gli altri in ogni momento, per obbedire alla Legge Scout”.
♦ E’ la promessa che ogni scout e ogni guida in tutto il mondo recita quando decide di entrare nella grande famiglia del movimento fondato da Robert Baden Powell nel 1907, e che tutti hanno idealmente rinnovato sabato 23 aprile, nella festa di San Giorgio, patrono degli scout e delle guide di tutto il mondo.
♦ In Italia, in particolare, nella chiesa romana di San Giorgio in Velabro, si è tenuta nel pomeriggio la cerimonia di rinnovo delle promesse voluta dalle associazioni italiane giovanili e adulte Masci, Agesci, Fse, Cngei e Compagnia di San Giorgio.
♥ Il cardinale Ravasi ha presieduto la celebrazionei: “Voi rendete viva la festa di San Giorgio”.
Una promessa che unisce gli scout e le guide del mondo.
♦ Il solenne rinnovo è stato recitato durante la Messa presieduta dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura e titolare della Chiesa che si trova nel centralissimo Rione Ripa, e concelebrata da molti sacerdoti assistenti ecclesiastici o legati al movimento scout italiano.
♦ Il rinnovo della Promessa rappresenta per gli scout e le guide di tutto il mondo un momento importante di verifica del loro impegno a “fare del proprio meglio” per servire gli altri e il proprio Paese, e per condurre una vita in armonia con i principi della legge scout e della propria religione.
Ravasi: tra gli scout amicizia, attenzione e condivisione.
♥ Nella sua omelia, il cardinale ha sottolineato come per lui fosse un momento di “vera familiarità perché pervaso da quei sentimenti che sono vivi nelle comunità degli scout, una solidarietà fatta di amicizia, attenzione, condivisione”.
♥ E ha salutato come Gesù Risorto nel cenacolo, con un “pace a voi” augurandosi “che questa condizione diventi realtà nelle esistenze e nei cuori”, soprattutto nella tragica situazione che sta vivendo l’Ucraina.
La lettura dei dieci articoli della Legge scout.
♦ Dopo il credo, i rappresentanti scout delle associazioni hanno pronunciato la promessa di Baden Powell.
♦ Dopo il rituale “canto della promessa” e le preghiere spontanee di alcuni scout, la celebrazione, animata dai canti storici del movimento, si è conclusa con la lettura dei dieci articoli della Legge Scout e i doni offerti dalle associazioni per ringraziare il cardinale Ravasi della sua amicizia, nell’anno che lo vedrà compiere 80 anni e lasciare così la sua presenza attiva presso la Santa Sede, pur continuando il suo cammino di preghiera e annuncio della Parola.
Il dono di un calice al cardinal Ravasi.
♥ In particolare, il Masci, Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, per mano del presidente nazionale Massimiliano Costa e del segretario regionale del Lazio Alberto Cuccuru, hanno donato un calice in ceramica con il simbolo del movimento, opera della Comunità di Disabili “Diaphora” di Latina.
♥ Il cardinale, dopo aver ricevuto i doni, ha salutato sottolineando che: “Questa giornata rimane nel mio cuore, voi rendete viva la festa dedicata a San Giorgio e ve ne sono grato”
(fonte: vaticannews.va/it, 24 aprile 2022)