Fede e dintorni

COVID PREGARE L’UNICO DIO

Mentre i processi ufficiali di riavvicinamento e di riconciliazione tra religioni diverse mostrano la loro lentezza a livelli alti, nonostante i grandi sforzi degli ultimi anni, fino alla “Fratelli tutti” di Papa Francesco, ecco che i gesti della vita vissuta superano tutti gli ostacoli e la pandemia del Covid fa sentire tutti “umani”, tutti fratelli, perché tutti figli di un Dio unico. E’ quanto testimonia la bella storia di un infermiere arabo-israeliano, Maher Ibrahim, che ha confortato un ebreo ortodosso di nome Shlomo, morente di Covid, recitando per lui lo Shemà Israel, la preghiera ebraica più sentita. – E la figlia dell’ebreo morto di Covidi ha detto: «E’ da episodi come questi che comincia la pace».