Caro Gesù, non celebreremo più la messa nelle nostre comunità, l’Eucarestia che nutre il nostro cammino, e non sappiamo fino a quando. Siamo smarriti e confusi, attoniti e perplessi. – Ma, responsabilmente, ci atteniamo a quanto ci viene chiesto per fermare il contagio e salvare i deboli, come tu ci hai insegnato. – Che questo digiuno più duro di ogni digiuno, ci converta nel profondo, ci aiuti a ritrovare la fede dei martiri, l’ardore degli innamorati, ci unisca alle comunità perseguitate, a quante non possono celebrare per mancanza di preti, ci apra la mente e il cuore per capire quale dono abbiamo fra le mani, quale sorgente inesauribile custodiamo troppo spesso con colpevole superficialità. – Dalla croce il Signore ci dice: “Figlio, chi mai al mondo ti ha amato più di me, tuo Dio?” – (Crocifisso dipinto dal giovane avvocato S. Alfonso Maria de Liguori nel 1719).