Cultura e Società Letti per voi

U ricriju r’u me’ cori di Rocco Nassi

Dopo i saluti iniziali di Virginia Celano, che ha spiegato come “U ricriju r’u me’ cori” sia una silloge pervasa dall’amore del poeta per la Calabria, Pasquale De Luca ha chiarito come l’uso delle nuove tecnologie causi la perdita della parola dialettale, fenomeno che invece nel libro di Rocco Nassi si inverte, dal momento che è costituito da numerosi termini arcaici. Una volta spiegato le diversità tra un vernacolo e l’altro, all’interno del dialetto calabrese, diversità che hanno origine in cause storiche, De Luca ha detto come la poesia possa essere considerata la forma d’arte più povera e più sentita e come per il poeta risulti invece come una sorta di rivelazione dei propri segreti che, diventando un libro, consente agli altri di riflettere per mezzo dei versi.

Attualità Fede e dintorni

Mendicante questua per bambini poveri

Mendicare per molti oggi è diventato un lavoro, per tanti altri è l’unico modo di

sopravvivere e di aiutare i propri cari ad andare avanti.- S. Clemente Hofbauer, redentorista, bussa

al tabernacolo per avere aiuto e in una taverna di Varsavia, chiedendo l’elemosina per i

bambini orfani, riceve uno sputo in faccia: “Questo è per me; ora datemi qualcosa per i miei

orfani!”