L’ago aspirato consente di porre diagnosi di natura (benigna o maligna) del nodulo tiroideo il che è indispensabile per la corretta impostazione terapeutica. Che cosa è l’ ago aspirato tiroideo? È un prelievo di cellule. Come si fa?
Si introduce, dopo accurata disinfezione della cute, sotto guida ecografica, un ago sottile all’interno del nodulo tiroideo e si procede all’aspirazione con l’ausilio di una siringa che viene collegata all’ago stesso, (da qui la definizione di FNA cioè Fine Needle Aspiration), quindi si estrae l’ago e si disinfetta nuovamente la cute. Il materiale ottenuto viene strisciato e fissato su appositi vetrini che vengono, dopo colorazione, letti dall’anatomopatologo. La procedura viene effettuata, a paziente sdraiato, in regime ambulatoriale e non necessita di assistenza anestesiologica.
Giorno: 13 Dicembre 2010
A Cosenza un dipinto di Mattia Preti
La pregevole raccolta si arricchisce di una nuova, importante acquisizione portata a felice compimento dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, su proposta avanzata fin dal 2008 dal Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, Fabio De Chirico.