Quando don Abbondio fu costretto ad impedire quel matrimonio che non s’aveva da fare, non trovò di meglio che farfugliare al povero Renzo pretestuosi “impedimenta” in un “latinorum” incomprensibile: l’ignoranza del villano contadino non avrebbe colto differenza tra le reali leggi e il castello di menzogne tese ad ingannarlo. I maggiorenti, le teste d’uovo del PD vibonese del XXI secolo alla stregua di don Abbondio pensano che una cosa siano le norme, grida di manzoniana memoria buone solo a tappare gli occhi al popolo villano, altra cosa siano le tavole rotonde consumate a porte chiuse per la spartizione del potere.
Giorno: 2 Gennaio 2009
Tropea, racconti di Natale adattati dal coro
Dopo le applauditissime esibizioni estive, che hanno entusiasmato il folto pubblico accorso nel teatro all’aperto del porto turistico di Tropea, il Coro Polifonico don Giosuè Macrì ha proposto per la prima volta il suo nuovo repertorio natalizio agli abitanti della cittadina tirrenica. Il 28 dicembre si è tenuto infatti un concerto di brani appartenenti alla […]