Sant’Angelo di Drapia, 2 ottobre 2011
Mons. Pietro Santoro, vscovo di Avezzano, interviene al Convegno FaceGod della Pastorale Giovanile calabrese
«Se non parliamo con cuore appassionato, non annunciamo niente». E’ diretto e sincero il vescovo di Avezzano, mons. Pietro Santoro, che interviene nella seconda giornata di lavori del convegno di Pastorale Giovanile delle Chiese di Calabria, in corso di svolgimento a Drapia, “FaceGod – tanti contatti più relazione”.
In 300, in rappresentanza delle 12 diocesi calabreseìi, delegati e vescovi, sacerdoti e laici, per confrontarsi e tracciare insieme le linee del futuro dell’annuncio ai giovani. E mons. Santoro sottolinea subito che «la pastorale giovanile è il segno visibile della chiesa locale che serve i giovani. I gruppi, i movimenti, le associazioni, pur con i loro percorsi devono trovare nella pastorale giovanile diocesana il grembo del cenacolo e dell’unica missione attorno al vescovo». E sottolinea come i giovani siano i «soggetti e non destinatari dell’azione pastorale». E anche introducendo i futuri orientamenti della Chiesa italiana evidenzia come non si deve separare «mai la pastorale giovanile dalla pastorale familiare e vocazionale». Bisogna «entrare in un comune percorso dentro i nodi della crescita reale della persona». Il vescovo di Avezzano, alla platea dei convegnisti, parla della urgenza «di una alleanza educativa. Non è più tempo di compartimenti stagni». E richiama il forte ruolo della «formazione degli educatori» in questo percorso di attenzione alle persone. «Una chiesa locale che non ha una scuola di educatori non ha speranza, né responsabilità». E parlando degli educatori ricorda che «molti educatori non sono educatori, in quanto a volte sono deboli e fragili, e hanno gli stessi problemi dei ragazzi». Per questo il richiamo alla «rete» di collaborazione è quasi naturale perché, ricorda, «ci sono sfide che toccano tutti». «Ricominciamo tutti insieme – conclude – per progettare quello che Cristo vuole per la nostra terra».
La serata di ieri si è conclusa con lo spettacolo musicale di animazione del gruppo One Way della diocesi umbra di Città di Castello. Oggi la conclusione della tre giorni di convegno, con la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Mariano Crociata.